lunedì 28 settembre 2020

Intervista a Mag ....

Buon giorno lettori, oggi secondo post del mese con una nuova intervista! 

 Siamo in compagnia di Mag, l'autrice del libro '' I'm not a princess'' '' Quel giorno'' e '' Room 7''

Io per il momento ho letto solo '' I'm not a princess e trovate la recensione Qui '' si tratta di un romance bellissimo che mi ha tenuto compagnia facendomi sognare.




1) Com'è nata la tua passione per la scrittura?

Ho sempre avuto la mente piena di racconti e sin da ragazzina desideravo darci vita. All’inizio avrei voluto farlo sotto forma di manga giapponese, poi, in seguito a un lutto che mi ha segnata particolarmente, ho iniziato a buttar giù le idee scrivendo. I primi tentativi sono stati un disastro, non posso negarlo, ma più scrivevo più mi rendevo conto della magia che circondava ogni parola. La scrittura mi emoziona e mi permette di dar voce al mio mondo di fantasia. Sarà un’eterna compagna.


2) I disegni che si trovano all’interno del libro li hai fatti tu?

Sì! Disegni e copertina, come il resto delle grafiche, sono realizzati da me. Sono sempre stata amante dei manga e sono diplomata in fumetto. I miei personaggi li immagino in versione anime giapponese e mi piace disegnarli così come appaiono nella mia mente.


3) Com’è nata la storia? A chi ti sei ispirata?

Partiamo dal presupposto che adoro le favole con le Principesse e la figura del Principe che salva la sua amata sul cavallo bianco. Sono una romantica vecchio stampo, forse troppo sognatrice. La storia di I’m Not a Princess è nata da una semplice domanda: quale amore mi piacerebbe vivere? E mi è subito apparsa l’immagine di una Principessa, ma non volevo creare il solito racconto della nobile e del povero. Volevo sì una favola, ma che fosse struggente e che si avvicinasse anche alla realtà. Vivere sotto i riflettori, rispettare l’etichetta, indossare la maschera del sorriso… non dev’essere facile. Inoltre, non volevo privarmi delle feste in stile vittoriano, tipiche dei racconti delle favole, e ho deciso di creare un mix fra passato e presente. Volevo dar voce a un grande amore, di quelli che s’insinuano nel cuore con calma e che crescono così tanto da non poter essere nascosti, e per questo ho scelto una struttura narrativa che si alterna ai ricordi per spiegarne l’evoluzione.


4) Cosa ti ha spinto a diventare una scrittrice?

L’input, come detto prima, è arrivato dopo la perdita di mia zia Caterina, ma dopo i primi tentativi avrei anche potuto abbandonare la scrittura se non mi avesse catturata. Sono una persona che ha qualche difficoltà a provare emozioni. A causa di problemi personali, riesco raramente a sentire qualcosa d’intenso e positivo, ma la scrittura ha saputo invadermi con tanta energia da riuscire a toccare i miei sentimenti e a farli esplodere, parola dopo parola. Scrivo per vivere di emozioni che scaldano il cuore, nella speranza di poter regalare le stesse sensazioni a chi sceglie di leggere i miei racconti.


5) Progetti futuri?

Tanti, troppi. Il tema principale sarà sempre l’amore, ma oltre a racconti contemporanei sono previste anche storie fantasy, essendo un’amante del genere. Oltre a I’m Not a Princess, ho pubblicato un romanzo new adult intitolato Room7, ambientato nella mia città, Matera, e adesso sto lavorando a un progetto in anteprima su Wattpad. Tuttavia, le idee sono tante e spesso l’istinto mi porta a cambiare tutti i miei piani. È certo che non mi fermerò mai!


6) A quale libro ti senti più legata e perché?

Senza dubbio a I’m Not a Princess. Ogni scrittore inserisce le proprie esperienze tra le righe e in questo racconto c’è davvero tanto di me, forse troppo. Eleonore possiede molte mie passioni, come la fissa per le scarpe alte, gli abiti eleganti, le auto sportive… tante mie insicurezze, ma anche cose che avrei voluto avere: un bel fisico (e chi non lo vorrebbe uno come il suo?), la vitalità, la tenacia, la schiettezza. E poi, beh, Leon è l’uomo della mia vita! Ogni dettaglio, dai sentimenti immensi che prova per lei alla galanteria, è stato studiato con minuzia secondo ciò che io avrei apprezzato. Il completo elegante, la compostezza autoritaria… Insomma, questo libro ha tanto di me e tanto di ciò che avrei voluto (compreso vivere in un castello!).


7) Hai delle abitudini particolari durante la scrittura?

Il silenzio è tutto ciò di cui ho bisogno. Quando scrivo le immagini si susseguono nella mia testa come se fossero un film e non posso distrarmi dalla visione del racconto, se voglio riportare tutti i dettagli che si vengono a creare. Gestisco i miei scritti in veste di regista e cameraman e ogni distrazione è abolita.


Eccoci arrivati alla fine, spero che questa intervista vi sia piaciuta a presto! 

Sofia! 


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